Finalità del progetto
Per promuovere il successo educativo ed essere efficace, una scuola deve essere pensata per sostenere realmente il processo di crescita degli adolescenti. Tre sono gli attori fondamentali impegnati in questo processo: la famiglia, la scuola, i pari.
La scuola è chiamata, oltre che alla sua funzione educativa, supplire alle carenze di una famiglia sempre più in difficoltà sostenere il compito di educare i propri figli.
Ma anche la scuola sembra attraversare una fase di forte crisi di identità, in cui si delineano forme di disagio giovanile preoccupanti, dalla apparentemente innocua “ Internet-dipendenza”, vandalismo, bullismo, vero e proprio, termine in auge che raggruppa al suo interno le espressioni più varie della mancanza di rispetto verso la cosa comune e altro da sé..
Chi opera da lungo tempo con passione nella scuola ha constatato che l'antidoto migliore per sottrarre adepti a questa forma di vera e propria “emergenza educativa” è impegnare i giovani in una serie di attività positive che ne valorizzino le doti di leadership e al contempo ne promuovano la crescita valoriale, coinvolgendoli nella formazione dei loro pari, rendendoli attivi protagonisti, sviluppando in loro senso di responsabilità e quella rara “competenza” della sensibilità, l'empatia, che consiste nell’identificarsi nell'altro da sé e condividerne gioie, passioni e problemi; insinuarsi pazientemente tra le maglie dell’influenzabilità giovanile e agire da contrappeso al potere dell’attrazione fatale per ciò che è trasgressione, appartenenza all’ideologia del gruppo, appiattimento su di una realtà di non-valori, , i cui effetti iniziano ad incidere drammaticamente sulla quotidianità e di cui siamo spaventati testimoni.
Il territorio tutto è chiamato a supportare la scuola nel suo impari sforzo di sottrarre le giovani generazioni all'incalzante impoverimento non sottovalutandone la portata e l'impatto che questo avrà sempre maggiormente sull'evoluzione della società nel suo insieme.
La stupenda energia fisica e morale e la grande fantasia dei nostri giovani possono e devono essere valorizzate e incentivate per tradursi nel vitale impulso ad un “fare positivo”, che oggi corrisponde a “l'antico “mens sana in corpore sano” che corrisponde oggi a quel “benessere della persona” che la preserva indenne dalla corrosiva azione di ideologie devianti e dipendenze di varia natura e potenzialità distruttiva. . E’ solo in questa ottica di vero e proprio sostegno allo sviluppo della personalità adolescenziale, che possiamo chiedere ai giovani del nostro presente di affrontare con ottimismo la prospettiva di un lavoro sempre più difficile da trovare, di una autonomia sempre più rinviata nel tempo e di un mercato del lavoro sempre più volatile ed esigente.